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Casperia

Casperia

Il centro Italia è ricco di tantissimi paesini dal sapore antico dove il tempo sembra fermarsi.

I posti sono affascinanti da vedere, ma viverci è un altro discorso: se è difficile in una città trovare un lavoro con cui tirare avanti, figurarsi in queste piccole realtà... E questo è il motivo per cui ormai molti di questi posti, soprattutto se non hanno un forte interesse turistico, difficilmente hanno una popolazione giovane: chi può va altrove a cercare lavoro, e magari torna al paese d'estate o durante le feste, o quando ormai è avanti con gli anni.

Trovare dei bei posti dove andare a fare una "gita fuori porta" nel centro Italia è piuttosto semplice, e fra le varie località dell'Appennino centrale mi è capitata la possibilità di conoscere Casperia.

Questo paesino, sconosciuto ai più, si trova in provincia di Rieti... navigando col mouse sulla mappa che vedete potete localizzarlo meglio.

Dentro le mura e fuori dal tempo
Dentro le mura e fuori dal tempo

Una volta entrati all'interno del paese, camminando tra le sue stradine fatte di pietra e le case secolari di mattoni grezzi, pietra ed assi di legno, il tempo sembra fermarsi.

Si rimane affascinati da questo borgo antico, dove tutto sembra fermo ad un'epoca lontana... l'unico segno di modernità sembra un lampione ogni tanto, ma anche quello di moderno, non fosse per la lampadina all'interno, ha ben poco.

Il clima sembra quello di totale abbandono: una carriola vuota sotto un arco, una fila di mattoni per un cantiere abbandonato, una finestra rotta che aspetta di essere riparata... tutti segni di una vita che c'è stata, sospesa in attesa del ritorno di qualcuno...

Eppure tutto questo non spaventa, ma affascina, così come le stradine di pietra grezza o le scalinate di sampietrini. E poi ti accorgi che i segni di vita ci sono, ma discreti e nascosti: i vasi di fiori fuori dalle porte delle case sono curati, dalle finestre senti gli aromi dei pranzi pronti per essere serviti a tavola, se ti guardi bene attorno noti una vecchina appoggiata su un muretto che ti guarda passare...

Di solito non scatto né porto in post produzione foto in bianco e nero, ma il luogo in cui mi trovavo sembrava già vivere di suo in bianco e nero... di mio ho solo accentuato questo aspetto negli scatti che vedete, lasciando comunque un minimo di spazio al colore.

Note di colore
Note di colore

Non ho ancora raccontato come ci sono finito a Casperia: nel periodo in cui ho frequentato i corsi di fotografia ho avuto ovviamente modo di conoscere altri ragazzi e ragazze con la stessa passione. Le uscite proposte dal nostro insegnante non bastavano a soddisfare la nostra curiosità, e quindi ogni tanto ci organizzavamo tra di noi delle piccole uscite, a coppia o in gruppo.

Una volta uno del gruppo ha proposto di farci conoscere questo paesino del Lazio, promettendoci che saremmo rimasti colpiti dalla bellezza del luogo.

Ed ecco quindi, in una domenica di novembre, un piccolo gruppo di "turisti"  armati ognuno della propria reflex piombare - con la massima discrezione e armati soprattutto di curiosità - tra i vicoli di questo borgo laziale.

Dopo una serie di scatti dominati dal bianco e nero, ecco qui raccolte delle piccole "note di colore" raccolte tra i vicoli del paese.

Ovviamente i gatti randagi (ma non tanto randagi, perché andavano raccogliendo cibo e coccole ovunque) la fanno da padroni in mezzo a questi vicoletti...

Festa dell'Unità Nazionale
Festa dell'Unità Nazionale

Concludiamo con una sorpresa: il giorno della nostra visita era il 4 novembre, e con nostra sorpresa abbiamo scoperto che per celebrare la Festa dell'Unità Nazionale il Comune aveva organizzato una parata per le strade di Casperia della propria banda musicale, preceduta da un gruppetto di giovani majorettes vestite col tricolore.

Ecco quindi spiegato dove fossero spariti tutti gli abitanti di questo paesino...

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