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Zion  National Park

Utah

Zion

Il primo grande parco di questo viaggio è lo Zion National Park. All'entrata del parco consiglio vivamente di acquistare l'Annual Pass per i parchi americani: costa 80 dollari a veicolo, un prezzo irrisorio se confrontato con quello del singolo accesso ad un parco, che varia dai 10 ai 30 dollari... già con 3 ingressi in diversi parchi se ne inizia a vedere il vantaggio.

Una volta entrati nel parco bisogna lasciare il proprio veicolo in un grande parcheggio; qui è presente un Visitor Center, dove poter raccogliere tutte le informazioni utili per la visita e poter comprare un bastone da passeggio o altri souvenir del parco. Una volta scelto il percorso da affrontare, vi aspetta fuori la navetta che percorre la strada da cui hanno inizio tutti i vari sentieri, diversi tra loro per durata e grado di difficoltà.

Ovviamente la scelta dipende anche dal tempo a disposizione per visitare il parco... ma a mio giudizio uno dei percorsi migliori da non perdere è The Narrows.

Posizione
The Narrows
The Narrows

Questo sentiero inizia costeggiando il fiume che attraversa il parco, passando sotto dei dirupi molto ripidi di roccia granitica rossa. Ben presto lo spazio tra i due dirupi che lambiscono il letto del fiume e il sentiero si fa sempre più stretto, fino a che il sentiero non trova più spazio e la passeggiata prosegue all'interno del letto del fiume... E questa è la grande emozione di questo percorso!

Camminare dentro l'acqua fredda del fiume, dove neanche un raggio di sole riesce ad insinuarsi tra le pareti, è piacevole ma anche un po' rischioso: il letto del fiume è pieno di rocce lisce, e man mano che la gola si restringe il livello del fiume si alza, e quindi il percorso si fa via via più difficile.

Per questo motivo è utile muoversi non solo con delle scarpe adatte a camminare nell'acqua (portando con sé un paio di riserva, per tornare a casa con i piedi asciutti), ma anche con un paio di bastoni di legno, così da potersi sostenere e valutare la profondità del tratto di fiume in cui si sta camminando.

Gli unici animali che vi capiterà di incontrare qui, oltre a qualche timida farfalla, sono gli scoiattoli: si avvicinano con disinvoltura all'uomo, nella speranza di rimediare qualcosa da mangiare... ma è vietato dar loro del cibo, evitate se non volete incappare in pesanti sanzioni!

Gli americani snobbano questi animaletti, considerandoli alla stregua dei topi... ma sono molto graziosi e si lasciano accarezzare, anche se le guide sconsigliano di provarci perché potrebbero mordervi.

Angels Landing
Angels Landing

La guida che vi verrà fornita all'ingresso, disponibile in diverse lingue, divide i vari itinerari in 3 categorie: facili, moderati e difficili. Per ogni itinerario viene indicata la fermata dello shuttle bus dove scendere per iniziare il sentiero, la durata e la lunghezza del percorso, il dislivello lungo il percorso e una breve descrizione... tutto fatto molto bene.

Un altro percorso consigliato da fare è l'Angels Landing, che rientra tra i tracciati difficili insieme al The Narrows e ad altri 3 percorsi. Cercate di combinare percorsi di diversa difficoltà durante la stessa giornata, o non riuscirete a portarli a termine se non avete un elevato grado di preparazione e resistenza, oltre che di scorte idriche.

Personalmente ho dovuto abbandonare la salita lungo il versante della montagna a circa metà del tracciato, ma devo dire che il panorama goduto fin dove sono arrivato con le mie forze è stato comunque molto bello.

Kolob Canyons
Kolob Canyons

Un'altra entrata al vasto parco dello Zion è quella di Kolob Canyons. Questa parte del parco è meno battuta e famosa, anche perché gli itinerari da percorrere a piedi sono solo 3, di cui l'ultimo che si dirama dalla strada che attraversa il parco è un breve percorso panoramico.

Arrivati al parco, abbiamo chiesto  ai rangers una guida e qualche suggerimento, e ci viene consigliato il percorso per arrivare al Kolob Arch, descritto come "uno dei più grandi archi naturali del mondo". Ci sfugge però il "dettaglio" che si tratti di un percorso di 22,5 km, della durata di circa 8 ore!!!

Altro particolare non trascurabile: una volta lasciata la macchina sulla strada, il tracciato (non segnato da cartelli o rocce, ma da intuire...) inizia dall'alto di una collina per scendere a valle in mezzo alla radura, il che significa che al ritorno - quando uno sarà più stanco - sarà da rifare tutto in salita.

Il percorso è davvero difficile, una volta discesa la collina si attraversa a ripetizione il letto di un fiume che procede a zigzag, ed è facile scambiare il sentiero per il letto stesso, oltre che avere quella costante sensazione di déjà-vu.

Probabilmente sarà vero che l'arco naturale alla fine del sentiero sia bello da vedere, ma 8 ore di cammino in mezzo ad una vegetazione che ha poco da offrire come spettacolo non ne valgono probabilmente la pena...

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