top of page

Rotorua

Rotorua

Lasciata Wellington, il mio viaggio in Nuova Zelanda prosegue quindi da solo.

Per muovermi da una parte all'altra dell'isola, viste le lunghe distanze e un servizio di treni che mi avrebbe fatto perdere molto tempo (e per niente economico), decido di prendere dei voli interni, operati da aerei a bassa capacità. Per questo motivo decido inoltre di non tentare la sorte con biglietti staff stand by, ma di acquistarli confermati come un normale passeggero.

Arrivo così all'aeroporto di Rotorua, dove ad attendermi avrei dovuto avere la navetta messa a disposizione dall'albergo prenotato... se non fosse che si erano dimenticati di venirmi a prendere!!!

Riesco quindi a contattarli, dopo un'ora di attesa, e a farmi recuperare.

Rotorua è un paesino che sorge ai bordi del lago omonimo, attrazione turistica per due motivi di diversa natura: qui avevano fondato i propri villaggi alcune comunità maori dopo il loro arrivo nell'isola, e ora questi villaggi sono aperti ai turisti per fare conoscere le tradizioni di questa civiltà. Ma il motivo principale, che poi è lo stesso che ha portato la comunità maori a decidere di insediarsi qui, è l'intensa attività geotermale dell'area, interessata da geyser, fanghi termali e laghi naturali di acqua calda dove è possibile immergersi e rilassarsi in tutta tranquillità.

Questo è quindi il motivo per cui si trovano diversi centri termali in questa località, il più famoso dei quali è il Polynesian Spa, dove mi sono andato a rilassare il giorno del mio arrivo.

L'aereo che mi ha portato da Welligton a Rotorua. I voli interni, dato anche il numero basso di abitanti della Nuova Zelanda, sono operati principalmente da aeromobili a bassa capacità.

Altra curiosità: se i controlli doganali per entrare in Australia e in Nuova Zelanda sono noti per la loro severità, una volta entrati ci si stupisce del contrario: per i voli nazionali non viene effettuato neanche il controllo di sicurezza col metal detector!

La principale attrazione turistica di Rotorua è l'intensa attività geotermale della zona. Qui sorgono diversi centri, alcuni anche con albergo annesso (e la scritta "No vacancy" regna sovrana in alta stagione su tutta la lunga strada principale ricca di alberghi, quindi conviene prenotare con buon anticipo!). Il più antico e storico centro termale è il Polynesian Spa, con le sue 5 vasche naturali di acqua naturalmente riscaldata con temperature dai 36° ai 42°C!

Approfondimenti
Te Puia
Te Puia

Una volta riposato, il giorno successivo lo passo alla scoperta di uno dei due principali centri geotermici di Rotorua, il Te Puia.

L'attrazione principale è il geyser Prince of Wales Feathers, con il suo alto e continuo getto di acqua calda solforosa.

Questo geyser è quindi all'origine - oltre del forte odore di uova marce che impregna l'area - di curiose formazioni rocciose, ben visibili in questi scatti. Molto bello è inoltre il variopinto laghetto che raccoglie l'acqua spruzzata in alto dal geyser, con totalità marroncine, gialle e verdi.

In tutta l'area del parco sono inoltre visibili diverse fumarole spontanee, originate da altri piccoli geyser più o meno dormienti.

Oltre  ad avere un forte interesse turistico grazie ai suoi geyser naturali e alla particolarità del suo paesaggio, come accennato prima il Te Puia attira turisti anche perché si ha la possibilità di conoscere da vicino le tradizioni della cultura maori.

Qui sorge ciò che rimane dei primi insediamenti maori, il tutto ricreato e ristrutturato a fini turistici.

Oltre alle prime abitazioni e ai centri culturali, durante la visita al parco è possibile assistere a danze tribali e ad altri appuntamenti dove conoscere da vicino le tradizioni di questo popolo, quali la cucina e la vita di società... ovviamente il tutto dietro pagamento di un apposito biglietto!

 

Il viaggio a Rotorua è stato breve, giusto il tempo di ammirare i posti immortalati in questi scatti.

Dopo due notti in questa località, la mattina del terzo giorno ho preso un nuovo volo interno, diretto questa volta ad Auckland...

Link utili

Rotorua

Te Puia

bottom of page