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Valley of Fire  State Park

Nevada

Valley of Fire
Posizione

Il viaggio "on the road" inizia dal Nevada, e una volta usciti da Las Vegas e presa l'Interstate 15 in direzione nord il primo parco che si incontra è il Valley of Fire State Park. Per arrivarci bisogna percorrere una ventina di chilometri di strada dritta e deserta, dove incrociare un'altra macchina è sempre più raro... ma il bello è proprio questo, sentirsi soli e liberi di fermarsi quando si vuole per godersi il paesaggio circostante.

Come suggerisce il nome del parco, qui i colori dominanti vanno dal giallo al rosso fuoco, e anche la temperatura è piacevolmente calda, in questo periodo dell'anno.

Entriamo così nel parco pagando un biglietto di ingresso di 10 dollari (importo per vettura) in una delle due entrate del parco, ci viene data la mappa e veniamo lasciati liberi di girare per conto nostro... perché nel parco, oltre alle due casette di legno delle entrate, tutto ciò che c'è è giusto un Visitor Center dove è possibile riempire le bottiglie d'acqua, andare al bagno, vedere qualche foto del parco in una piccola mostra e quindi comprare qualche souvenir. Per il resto ci siamo solo noi e le rocce, con la strada che ci guida da una parte all'altra del parco.

Il bello di queste rocce, oltre al color fuoco, è notare come siamo levigate dal vento e scavate dall'acqua, che sicuramente non abbonderà durante l'anno, lasciando il suo segno in questo territorio arido quelle poche volte che lo bagna.

Gli effetti che creano gli agenti atmosferici su queste rocce sono a volte bizzarri, come le rocce a forma di teschio o di testa di cavallo che si vedono in queste foto.

Il parco si percorre tutto in macchina, i percorsi sono piuttosto semplici da percorrere grazie alla mappa fornitaci all'entrata, dove sono segnati i vari sentieri da percorrere a piedi. Ci dirigiamo in direzione del White Domes Trail, passando a lato del Rainbow Vista e di altri sentieri che non ci fermeremo a percorrere, essendo questo parco solo una sosta lungo il nostro percorso.

Inoltre la temperatura inizia a salire sempre di più, tant'è che una volta arrivata al White Domes ci basta percorrere i primi passi del sentiero per rinunciarvi subito... anche perché "sentiero" è una parola grossa, ci troviamo davanti ad un terreno sabbioso tra due colline, giusto un cartello a terra con scritto "trail" e una freccia, utili giusto a farci capire di dover passare tra le rocce a lato di una collina, senza un cartello né un percorso visibile e segnato, tantomeno protetto.

Le nostre scorte di acqua sono al limite, anzi ormai è diventata un brodo caldo, e purtroppo non abbiamo niente da mangiare. Ci limitiamo pertanto a goderci questo panorama desertico e invertiamo la marcia in direzione del Visitor Center, dove bere acqua fresca e riposarci un po' prima di uscire dal parco in direzione nord.

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